{"id":39364,"date":"2024-07-26T14:38:07","date_gmt":"2024-07-26T12:38:07","guid":{"rendered":"https:\/\/www.ipsen.com\/it\/?post_type=press_release&p=39364"},"modified":"2024-09-19T10:08:03","modified_gmt":"2024-09-19T08:08:03","slug":"ipsen-si-rafforza-nelle-malattie-colestatiche-rare-il-chmp-esprime-parere-positivo-su-elafibranor-nella-colangite-biliare-primitiva-pbc-e-su-odevixibat-per-la-sindrome-di-alagille","status":"publish","type":"press_release","link":"https:\/\/www.ipsen.com\/it\/press-releases\/ipsen-si-rafforza-nelle-malattie-colestatiche-rare-il-chmp-esprime-parere-positivo-su-elafibranor-nella-colangite-biliare-primitiva-pbc-e-su-odevixibat-per-la-sindrome-di-alagille\/","title":{"rendered":"Ipsen si rafforza nelle malattie\u00a0colestatiche\u00a0rare: il CHMP esprime parere positivo su elafibranor nella Colangite Biliare Primitiva (PBC) e su\u00a0 odevixibat per la Sindrome di Alagille (ALGS)"},"content":{"rendered":"\n
PARIGI, 26 luglio 2024 <\/strong>\u2013 <\/strong>Ipsen annuncia che il Comitato per i medicinali ad uso umano (CHMP) di EMA (Agenzia Europea per i Medicinali) ha espresso parere positivo su elafibranor per il trattamento della Colangite Biliare Primitiva (PBC), in combinazione con acido ursodesossicolico (UDCA) negli adulti con una risposta inadeguata all\u2019UDCA o come monoterapia nei pazienti che non tollerano l\u2019UDCA.<\/p>\n\n\n\n Anche odevixibat ha ricevuto parere positivo dal CHMP come trattamento del prurito colestatico nella sindrome di Alagille (ALGS<\/a>) nei pazienti a partire dai 6 mesi di et\u00e0. La Commissione Europea valuter\u00e0 ora le raccomandazioni del CHMP e la decisione finale sulle rispettive autorizzazioni all\u2019immissione in commercio, prevista per il terzo trimestre del 2024.<\/p>\n\n\n\n <\/a>\u201cSiamo lieti di aver ricevuto, nello stesso giorno, il parere positivo dal CHMP per due potenziali nuovi farmaci per il trattamento di malattie colestatiche rare. Un risultato per nulla scontato, che dimostra il nostro impegno nel mettere sempre al primo posto i bisogni clinici insoddisfatti di chi vive con queste patologie.<\/em> – ha affermato Christelle Huguet<\/strong>, Executive Vice President, Head of R&D Ipsen – In assenza di terapie efficaci, la PBC pu\u00f2 progredire fino a determinare l\u2019insufficienza epatica. La decisione di oggi ci avvicina alla possibilit\u00e0 di rendere disponibile elafibranor per i pazienti europei, come nuovo trattamento in grado di migliorare in modo significativo i livelli dei biomarcatori associati alla progressione della malattia, senza peggiorarne i sintomi. Inoltre, grazie all\u2019opinione positiva su odevixibat, continueremo a lavorare per fornire una nuova opzione terapeutica ai bambini con la sindrome di Alagille, la cui salute epatica pu\u00f2 peggiorare rapidamente insieme alla qualit\u00e0 di vita<\/em>\u201d.<\/p>\n\n\n\n Elafibranor e la Colangite Biliare Primitiva (PBC)<\/strong><\/strong><\/p>\n\n\n\n Elafibranor \u00e8 un trattamentoprimo nella sua categoria (first-in class)<\/em>, agonista orale del recettore attivato dal proliferatore del perossisoma (PPAR). Ipsen ha acquisito i diritti per elafibranor da Genfit nel 2021. Il parere positivo del CHMP si basa principalmente sui dati dello studio di fase III ELATIVE. L\u2019endpoint composito \u00e8 stato raggiunto, con esiti che hanno dimostrato miglioramenti statisticamente significativi nei livelli di fosfatasi alcalina (ALP) e bilirubina totale (TBC), due biomarcatori della progressione della PBC. Per l\u2019endpoint secondario chiave, la variazione dell\u2019intensit\u00e0 del prurito, utilizzando il punteggio PBC Worst Itch NRS<\/em>, \u00e8 stata osservata una tendenza al miglioramento del prurito non statisticamente significativa per elafibranor rispetto al placebo. Per valutare il prurito sono state utilizzate altre due misure secondarie di esiti riferiti dal paziente nelle quali sono state osservate riduzioni maggiori con elafibranor rispetto al placebo alla settimana 52 secondo nel dominio del prurito del questionario sulla qualit\u00e0 della vita PBC-40 (differenza media LS -2,3; IC 95%, da -4,0 a -0,7) e secondo il punteggio totale della scala 5-D Itch (differenza media LS, -3,0; IC 95%, da -5,5 a -0,5).1<\/sup><\/p>\n\n\n\n \u201cLa PBC \u00e8 una malattia progressiva con un elevato numero di pazienti che non rispondono ai trattamenti attualmente disponibili o che non li tollerano. Questo pu\u00f2 comportare una continua progressione della patologia, che potrebbe non essere rilevata fino alla successiva visita del paziente, un intervallo che in alcuni casi pu\u00f2 durare fino a 12 mesi<\/em>. – ha spiegato Marco Carbone<\/strong>, Professore di Gastroenterologia, Universit\u00e0 di Milano Bicocca e consulente epatologo presso il Centro Trapianti di Fegato dell\u2019ospedale Niguarda di Milano – \u00c8 importante non solo esaminare regolarmente i pazienti affetti da PBC per garantire che i livelli di fosfatasi alcalina, o ALP, e bilirubina siano entro i limiti di normalit\u00e0, ma anche discutere dei sintomi che potrebbero compromettere la qualit\u00e0 della vita, determinando potenzialmente la sospensione dei trattamenti in corso<\/em>\u201d. <\/p>\n\n\n\n \u201c\u00c8 utile che le persone con diagnosi di PBC sappiano che la progressione della malattia deve essere monitorata attraverso i livelli di biomarcatori nel sangue, come l\u2019ALP.<\/em> – ha affermato Sindee Weinbaum<\/strong>, Patient Advocate della European Liver Patients\u2019 Association – Essere consapevoli di questi livelli aiuta la persona con PBC ad avere un maggiore controllo della malattia e a intraprendere un dialogo costruttivo con il proprio medico, al fine di controllare i sintomi e individuare quale sia il trattamento pi\u00f9 adatto. Questo \u00e8 importante per le persone con PBC, che a volte possono sentirsi inascoltate<\/em>\u201d.<\/p>\n\n\n\n Odevixibat e la sindrome di Alagille (ALGS)<\/strong><\/p>\n\n\n\n Il parere positivo del CHMP per odevixibat si basa sui dati della sperimentazione clinica di fase III ASSERT, presentati al congresso 2022 dell\u2019American Association for the Study of Liver Disease<\/em> (AASLD) e recentemente pubblicati su Lancet Gastroenterology & Hepatology<\/em>.2<\/sup> ASSERT \u00e8 il primo e unico studio di fase III al mondo ad essere stato completato in pazienti affetti da ALGS. I dati hanno dimostrato l\u2019efficacia di odevixibat nel prurito \u2013 una misura del beneficio del trattamento \u2013 sulla base del punteggio peggiore del prurito valutato con uno strumento che si basa sugli esiti riportati dall\u2019osservatore. I risultati hanno dimostrato miglioramenti statisticamente e clinicamente significativi per odevixibat rispetto al placebo in termini di gravit\u00e0 del prurito e di tendenza a grattarsi dal basale al mese 6, miglioramenti che sono stati osservati rapidamente e mantenuti durante il periodo di studio.<\/p>\n\n\n\n \u201cTrattamenti efficaci e ben tollerati in grado di gestire il prurito debilitante causato dalla sindrome di Alagille e di ridurre la concentrazione di acidi biliari nel sangue sono di grande importanza nella gestione e nella cura dei bambini affetti da questa malattia; il fatto che presto potrebbe essere disponibile una nuova opzione terapeutica rappresenta un passo importante<\/em>. – ha affermato Henkjan Verkade<\/strong>, ( Pediatric Gastroenterology and Hepatology, Department of Pediatrics, University of Groningen, Beatrix Children’s Hospital and University Medical Center Groningen, Netherlands)- Questa condizione porta a molteplici complicazioni, la pi\u00f9 significativa delle quali \u00e8 il prurito intenso avvertito dai bambini e i conseguenti disturbi del sonno, che vengono segnalati dalla grande maggioranza delle persone che vivono e si prendono cura di un bambino con la sindrome di Alagille<\/em>\u201d. <\/p>\n\n\n\n Nello studio ASSERT \u00e8 stata dimostrata anche una riduzione statisticamente significativa della concentrazione sierica degli acidi biliari alla fine del trattamento (endpoint secondario chiave), nei pazienti che hanno ricevuto odevixibat rispetto al placebo. Coerentemente con i miglioramenti osservati nel prurito, il trattamento con odevixibat ha determinato miglioramenti significativi nei parametri del sonno, riportati da diversi osservatori. L\u2019incidenza complessiva degli eventi avversi emersi dal trattamento con odevixibat \u00e8 stata simile a quella del placebo, con un basso tasso di diarrea correlata al farmaco nei pazienti affetti da ALGS. Tutti i pazienti hanno completato lo studio, e 50 su 52 hanno aderito all\u2019estensione in cui tutti hanno ricevuto odevixibat.2<\/sup><\/p>\n\n\n\n <\/p>\n\n\n\n