ESMO 2021: cabozantinib dimostra una riduzione sostenuta del 78% del rischio di progressione di malattia o di morte nei pazienti con una forma rara di tumore della tiroide
- La richiesta di Ipsen dell’estensione dell’indicazione di cabozantinib sulla base dei dati dello studio COSMIC-311 è stata convalidata dalla European Medicines Agency nell’agosto 2021
- I dati di follow-up separati presentati al Congresso 2021 della European Society for Medical Oncology comprendono la coorte 6 dello studio di Fase Ib COSMIC-021 e lo studio di Fase III CheckMate -9ER, che rafforzano l’ampio potenziale di impiego di cabozantinib nelle diverse indicazioni2-4
Milano, 18 settembre 2021 – Ipsen (Euronext: IPN; ADR: IPSEY) annuncia la presentazione, al Congresso 2021 della European Society for Medical Oncology (ESMO), della nuova analisi effettuata in diverse forme tumorali di pazienti trattati con cabozantinib. Si segnala la presentazione dell’analisi finale dello studio registrativo di Fase III COSMIC-311 (Abstract LBA67), che dimostra un beneficio di efficacia clinicamente significativo e sostenuto con cabozantinib versus placebo nei pazienti con carcinoma differenziato della tiroide refrattario al radioiodio, precedentemente trattato (RAI-R DTC).
Ad un follow-up mediano di 10,1 mesi, cabozantinib ha continuato a dimostrare una sopravvivenza mediana libera da progressione (mPFS) superiore, con una riduzione del rischio di progressione della malattia o di morte del 78% rispetto a placebo (rapporto di rischio [HR]: 0,22, 96% intervallo di confidenza [CI]: 0,15-0,32; p<0,0001).1 L’analisi finale è coerente con i dati dell’analisi ad interim, presentata al Congresso annuale 2021 della American Society of Clinical Oncology (ASCO) e pubblicata su The Lancet Oncology, (HR: 0,22; 96% CI: 0,13-0,36; p<0,0001).5,6 Ulteriori dati dell’analisi finale hanno anche confermato che è stata mantenuta la maggiore efficacia, indipendentemente dalla precedente terapia mirata al fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGFR).
I dati di efficacia e sicurezza dell’analisi ad interim dello studio COSMIC-311 sono alla base della richiesta di variazione di tipo II sottoposta alla European Medicines Agency (EMA) per un’estensione dell’indicazione di cabozantinib nel carcinoma differenziato della tiroide refrattario al radioiodio (RAI-R DTC). Il 14 agosto 2021 EMA ha convalidato la variazione di tipo II, confermando la completezza della richiesta e dando inizio al processo di revisione centralizzato.
Il profilo di sicurezza identificato nello studio COSMIC-311 era coerente con quello precedentemente osservato per cabozantinib e gli eventi avversi (AEs) sono stati gestiti modificando il dosaggio. Il tasso di interruzione per eventi avversi dovuti al trattamento (TEAEs) era dell’8,8% per cabozantinib rispetto allo 0% per placebo. Gli eventi avversi legati al trattamento di Grado 3/4 si sono verificati nel 62% dei pazienti trattati con cabozantinib vs. 28% per placebo, mentre non sono stati osservati eventi di grado 5 attribuibili al trattamento.
Steven Hildemann, M.D., Executive Vice President, Chief Medical Officer, Global Patient Safety and Patient Affairs, Ipsen ha affermato: “Il potenziale di cabozantinib continua ad essere confermato come opzione terapeutica fondamentale a nostra diposizione contro una vasta gamma di tumori. I dati finali dello studio COSMIC-311 sono un grande esempio di come cabozantinib possa fare concretamente la differenza nella vita dei pazienti, e attendiamo di conoscere la decisione dell’EMA il prossimo anno. Siamo impegnati ad analizzare il ruolo che cabozantinib può continuare a svolgere contro i tumori difficili da trattare, mentre aspettiamo i risultati degli studi di Fase III tuttora in corso nel tumore del polmone non a piccole cellule (CONTACT-01) e nel carcinoma della prostata metastatico resistente alla castrazione (CONTACT-02).”
Altri dati di cabozantinib presentati ad ESMO comprendono nuovi risultati della coorte 6 dello studio di Fase Ib COSMIC-021 che valuta la combinazione di cabozantinib con atezolizumab nei pazienti con carcinoma della prostata metastatico resistente alla castrazione precedentemente trattato (mCRPC) (Abstract LBA24).2 Le analisi aggiuntive si basano sui dati ad interim presentati ad ASCO 2020,7 con un ampliamento di 132 pazienti nella coorte valutata.2 Ad un follow-up minimo di 15,2 mesi, l’endpoint primario di tasso di risposta obiettivo (ORR) stabilito dall’investigatore secondo i criteri RECIST 1.1 (criteri di valutazione della risposta nei tumori solidi) era del 23%, con tre pazienti in risposta completa (CR).2
Il Prof. Dott. Gunhild von Amsberg, University Medical Center Hamburg-Eppendorf (UKE) e sperimentatore dello studio CONTACT-02, ha affermato: “Come uro-oncologo sono molto incoraggiata dai risultati presentati al congresso ESMO di quest’anno. Per i pazienti con carcinoma avanzato metastatico della prostata resistente alla castrazione, la prognosi è spesso sfavorevole e il potenziale di nuove terapie innovative è di fondamentale importanza. Sulla base di questi risultati clinicamente significativi di cabozantinib più atezolizumab dalla coorte 6 dello studio COSMIC-021 attendiamo con ansia i risultati della fase III in corso CONTACT-02″.
Sono stati inoltre presentati ad ESMO i risultati di ulteriori analisi dello studio di riferimento di Fase III CheckMate -9ER che valuta la combinazione di cabozantinib e nivolumab, con ulteriori prove per informare il processo decisionale clinico nel carcinoma a cellule renali avanzato (RCC). I nuovi dati dimostrano la migliore efficacia di cabozantinib associato a nivolumab, indipendentemente dallo stato di precedente nefrectomia, misurato con PFS, ORR, CR e risultati di durata della risposta, rispetto a sunitinib (Abstract 663P).3
Inoltre è stata presentata un’analisi di confronto indiretto aggiustata per corrispondenza, che ha dimostrato una superiorità statisticamente significativa in termini di miglioramento dei parametri correlati alla qualità di vita legata alla salute, a favore di cabozantinib e nivolumab, rispetto alla combinazione di axitinib e pembrolizumab (Abstract 668P).4
Ulteriori informazioni sui dati si possono ottenerenegli abstract elencati di seguito :
Titolo | Data e orario |
Cabozantinib in combinazione con atezolizumab nei pazienti con carcinoma della prostata metastatico resistente alla castrazione (mCRPC): risultati della corte di espansione 6 dello studio COSMIC-021 | Sabato 18 settembre13:30-13:40 CEST |
Cabozantinib versus placebo nei pazienti con carcinoma differenziato della tiroide (DTC) refrattario al radioiodio in progressione dopo precedente terapia mirata contro il recettore del fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGFR): aggiornamento dei dati dallo studio di Fase 3 COSMIC-311 | Lunedì 20 settembre17:30-17:35 CEST |
Nivolumab + cabozantinib (NIVO+CABO) in prima linea vs sunitinib (SUN) nei pazienti con carcinoma a cellule renali avanzato (aRCC) in sottogruppi definiti secondo precedente nefrectomia nello studio CheckMate 9ER | Accettato come presentazione poster – disponibile on demand dal 16 settembre alle 8:30 CEST |
Confronti indiretti aggiustati per corrispondenza (MAIC) della qualità di vita legata alla salute (HRQoL) di nivolumab più cabozantinib (N+C) vs pembrolizumab più axitinib (P+A) nel carcinoma a cellule renali avanzato (aRCC) non trattato in precedenza | Accettato come presentazione poster – disponibile on demand dal 16 settembre alle 8:30 CEST |
Il carcinoma differenziato della tiroide refrattario al radioiodio (RAI-R DTC)
Nel 2020 sono stati diagnosticati più di 580.000 nuovi casi di carcinoma tiroideo a livello mondiale.8
Il tumore della tiroide è la nona neoplasia più comune a livello globale e la sua incidenza è tre volte maggiore nelle donne rispetto agli uomini, rappresentando una diagnosi di tumore su 20 tra le donne.7 I tumori della tiroide comprendono le forme differenziate, midollare e anaplastica; i tumori differenziati della tiroide costituiscono circa il 90-95% dei casi.9,10 Questi comprendono le forme papillare, follicolare e a cellule di Hürthle.7,8 Il carcinoma differenziato della tiroide (DTC) viene comunemente trattato con la chirurgia, seguita da ablazione con iodio radioattivo (RAI) del tessuto tiroideo residuo, ma circa il 5-15% dei casi è resistente al trattamento con RAI.11 I pazienti con carcinoma differenziato della tiroide refrattario al radioiodio hanno una prognosi sfavorevole con una sopravvivenza stimata media da tre a cinque anni.12
Lo studio COSMIC-311
COSMIC-311 è uno studio di Fase III multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato verso placebo, che ha arruolato 258 pazienti in 164 centri a livello globale.6 I pazienti sono stati randomizzati con un rapporto 2:1 a ricevere 60 mg di cabozantinib al giorno o placebo.6 Gli endpoint primari erano la sopravvivenza libera da progressione e il tasso di risposte obiettive, valutati da un comitato radiologico indipendente in cieco. Endpoint aggiuntivi comprendono la sicurezza, la sopravvivenza globale e la qualità di vita.2 Ulteriori informazioni sullo studio sono disponibili su ClinicalTrials.gov.
Il carcinoma della prostata metastatico resistente alla castrazione (mCRPC)
Nel 2020 sono stati diagnosticati più di 1,4 milioni di nuovi casi di carcinoma della prostata a livello mondiale,13 rendendolo la quarta neoplasia più comune a livello globale.13 Il carcinoma prostatico che si diffonde oltre la prostata e non risponde alle terapie di soppressione degli androgeni per la riduzione dei livelli di testosterone, trattamento comunemente diffuso per il carcinoma della prostata, è conosciuto come carcinoma della prostata metastatico resistente alla castrazione (mCRPC).14 Gli uomini con diagnosi di mCRPC spesso hanno una prognosi sfavorevole, con una sopravvivenza stimata di 1-2 anni.15
Lo studio COSMIC-021
COSMIC-021 è uno studio multicentrico in aperto di Fase Ib diviso in due parti: una fase di incremento del dosaggio (dose-escalation) e una fase di espansione della coorte. La fase di dose-escalationè stata progettata per arruolare sia pazienti con carcinoma a cellule renali avanzato (RCC) con o senza precedente terapia sistemica che pazienti con carcinoma uroteliale (UC) inoperabile, localmente avanzato, metastatico o ricorrente, (compresi renale, pelvi, uretere, vescica urinaria e uretra) dopo precedente terapia a base di platino. In definitiva, tutti i 12 pazienti arruolati in questa fase della sperimentazione erano pazienti con RCC avanzato.
La fase dello studio relativa all’incremento del dosaggio ha determinato la dose ottimale di cabozantinib pari a 40 mg al giorno in combinazione con atezolizumab (1.200 mg in infusione una volta ogni tre settimane).
Nella fase di espansione, lo studio sta arruolando 24 coorti in 12 tipi di tumori: carcinoma a cellule renali, carcinoma uroteliale, tumore del polmone non a piccole cellule, carcinoma della prostata resistente alla castrazione, carcinoma epatocellulare, tumore del seno triplo negativo, carcinoma ovarico epiteliale, tumore dell’endometrio, adenocarcinoma gastrico o della giunzione gastroesofagea, adenocarcinoma colorettale, tumore testa collo e carcinoma differenziato della tiroide.
Quattro delle coorti sono coorti esplorative ad agente singolo. In UC, NSCLC, CRPC con cabozantinib come agente singolo, e in CRPC con atezolizumab come agente singolo.
Exelixis è lo sponsor dello studio COSMIC-021. Sia Ipsen Pharma SAS (Ipsen) che Takeda Pharmaceutical Company Limited (Takeda) hanno scelto di partecipare alla sperimentazione e stanno contribuendo al finanziamento di questo studio secondo i termini dei rispettivi accordi di collaborazione con Exelixis. Roche sta fornendo atezolizumab per la sperimentazione.
Il carcinoma a cellule renali (RCC)
Ogni anno vengono diagnosticati più di 400.000 nuovi casi di tumore del rene nel mondo.16
Di questi, il carcinoma a cellule renali (RCC) è il tipo più comune renale, responsabile di circa il 90% dei casi totali.17,18 È due volte più comune negli uomini e i pazienti di sesso maschile rappresentano anche oltre i due terzi dei decessi.16
Se diagnosticato agli stati iniziali, il tasso di sopravvivenza a cinque anni è elevato ma nei pazienti con RCC metastatico in stadio avanzato o terminale, il tasso di sopravvivenza è molto più basso, intorno al 12%, senza una cura identificata per questa malattia. .19,20
Lo studio CheckMate -9ER
CheckMate -9ER è uno studio randomizzato, aperto, multi-nazionale di fase 3 che ha valutato pazienti con RCC in stadio avanzato o metastatico non trattati precedentemente. In totale, 651 pazienti (23% a rischio favorevole, 58% a rischio intermedio, 20% a rischio sfavorevole; 25% con PD-L1 ≥ 1%) sono stati randomizzati a ricevere cabozantinib e nivolumab (n = 323) vs sunitinib (n = 328). L’endpoint primario è la sopravvivenza libera da progressione (PFS); endpoint secondari includono la sopravvivenza globale (OS) e il tasso di risposta obiettiva (ORR). L’analisi di efficacia primaria è stata condotta comparando la doppia associazione vs sunitinib in tutti i pazienti randomizzati. Lo studio è sponsorizzato da Bristol Myers Squibb e Ono Pharmaceutical Co e co-finanziato da Exelixis, Ipsen e Takeda Pharmaceutical Company Limited.
Cabozantinib
Negli Stati Uniti le compresse di cabozantinib sono approvate per il trattamento dei pazienti con carcinoma a cellule renali avanzato (RCC); per il trattamento dei pazienti con carcinoma epatocellulare (HCC) negli adulti precedentemente trattati con sorafenib; per i pazienti con carcinoma a cellule renali (RCC) avanzato come trattamento di prima linea in combinazione con nivolumab.
Al di fuori degli Stati Uniti, cabozantinib è attualmente approvato in 59 Paesi, compresi gli Stati membri dell’Unione Europea, la Gran Bretagna, la Norvegia, l’Islanda, l’Australia, la Nuova Zelanda, la Svizzera, la Corea del Sud, il Canada, il Brasile, Taiwan, Hong Kong, Singapore, Macau, la Giordania, il Libano, la Federazione Russa, l’Ucraina, la Turchia, gli Emirati Arabi Uniti, l’Arabia Saudita, la Serbia, Israele, il Messico, il Cile, il Perù, Panama, Guatemala, la Repubblica Dominicana, l’Ecuador, la Tailandia, la Malesia e l’Egitto per il trattamento del carcinoma a cellule renali avanzato (RCC) nei pazienti adulti sottoposti precedentemente a terapia mirata contro il recettore del fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGF); nell’Unione Europea, Gran Bretagna, Norvegia, Islanda, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Brasile, Taiwan, Hong Kong, Singapore, Libano, Giordania, Federazione Russa, Ucraina, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Israele, Messico, Cile, Perù, Panama, Guatemala, Repubblica Dominicana, Ecuador, Tailandia, Egitto e Malesia per il carcinoma a cellule renali (RCC) avanzato a rischio intermedio o sfavorevole; e nell’Unione Europea, Gran Bretagna, Norvegia, Islanda, Canada, Australia, Svizzera, Arabia Saudita, Serbia, Israele, Taiwan, Hong Kong, Corea del Sud, Singapore, Giordania, Federazione Russa, Ucraina, Turchia, Libano, Emirati Arabi Uniti, Perù, Panama, Guatemala, Cile, Repubblica Dominicana, Ecuador, Tailandia, Brasile, Nuova Zelanda e Malesia per il carcinoma epatocellulare (HCC) negli adulti precedentemente trattati con sorafenib. Cabozantinib è inoltre approvato in combinazione con nivolumab nel trattamento di prima linea del carcinoma a cellule renali avanzato nell’Unione Europea, Gran Bretagna, Norvegia, Islanda, Svizzera, Taiwan, Federazione Russa.
Raccomandazioni dettagliate d’uso di cabozantinib sono descritte nel Summary of Product Characteristics (SmPC) e in U.S. Prescribing Information (PI).
Ipsen possiede i diritti esclusivi per la commercializzazione di cabozantinib fuori dagli Stati Uniti e dal Giappone. Cabozantinib è commercializzato da Exelis, Inc. negli Stati Uniti e da Takeda Pharmaceutical Company Limited in Giappone. Cabozantinib è un marchio registrato di Exelixis.
Ipsen
Ipsen è un’azienda biofarmaceutica globale di medie dimensioni, focalizzata sullo sviluppo di soluzioni innovative in oncologia, malattie rare e neuroscienze;presente anche nel settore Consumer Healthcare. Con un fatturato di più di 2,5 miliardi di euro nel 2020, Ipsen vanta una presenza commerciale in oltre 115 Paesi. La Ricerca e Sviluppo dell’azienda è basata sull’utilizzo di piattaforme tecnologiche e innovative presenti all’interno dei maggiori centri biotecnologici e di life sciences (Paris-Saclay, Francia; Oxford, U.K.; Cambridge, U.S., Shangai, Cina). Oggi, Ipsen impiega circa 5.700 dipendenti a livello globale ed è quotata in borsa a Parigi (Euronext: IPN) e negli Stati Uniti attraverso uno Sponsored Level I American Depositary Receipt program (ADR: IPSEY). Per maggiori informazioni www.ipsen.com.
Per informazioni
Giovanni Asta
Head of Institutional Affairs, Patient Advocacy and Communication
+39 335 744 07 34
- Capdevila et al., ESMO 2021. Cabozantinib (C) versus placebo (P) in patients (pts) with radioiodine-refractory (RAIR) differentiated thyroid cancer (DTC) who have progressed after prior VEGFR-targeted therapy: updated results from the phase 3 COSMIC-311 trial and prespecified subgroup analyses based on prior VEGFR-targeted therapy
- Agarwal et al., ESMO 2021. Cabozantinib (C) in combination with atezolizumab (A) in patients (pts) with metastatic castration-resistant prostate cancer (mCRPC): primary analysis of cohort 6 of the COSMIC-021 study
- Porta et al., ESMO 2021. First-line nivolumab + cabozantinib (NIVO+CABO) vs sunitinib (SUN) in patients (pts) with advanced renal cell carcinoma (aRCC) in subgroups based on prior nephrectomy in theCheckMate 9ER trial
- Porta et al., ESMO 2021. Matching-adjusted indirect comparison (MAIC) of health-related quality of life (HRQoL) of nivolumab plus cabozantinib (N+C) vs pembrolizumab plus axitinib (P+A) in previously untreated advanced renal cell carcinoma (aRCC)
- Brose et al., ASCO 2021. Cabozantinib versus placebo in patients with radioiodine-refractory differentiated thyroid cancer who have progressed after prior VEGFR-targeted therapy: results from the phase 3 COSMIC-311 trial.
- Brose et al., Cabozantinib for radioiodine-refractory differentiated thyroid cancer (COSMIC-311): a randomised, double-blind, placebo-controlled, phase 3 trial. Lancet Oncology. 2021; 22:8. DOI:https://doi.org/10.1016/S1470-2045(21)00332-6
- Agarwal et al., ASCO 2020. Cabozantinib in combination with atezolizumab in patients with metastatic castration-resistant prostate cancer: Results of cohort 6 of the COSMIC-021 study.
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